Money management
Descrizione
Principali Regole di Money Management
In base alle statistiche rilasciate dai broker si stima che più del 90% dei trader è in perdita e il 50% del 90% chiude il conto dopo circa un mese. A questo punto la domanda da porsi è; Come fa questo 10% a guadagnare con costanza?
In seguito alla pubblicazione di un report di interviste su “Trader”, nota rivista americana, dove l’articolo in questione riportava le interviste a 100 famosi trader vincenti, chiedendo a loro quali erano I fattori di successo. Tutti erano concordi su tre punti che di seguito elencati per ordine d’importanza.
- Controllo psicologico
- Gestione del Rischio e Pianificazione
- Tecniche e Strategie
Nella pratica i trader neofiti invertono l’importanza di questi aspetti, trattando maggiormente la strategia e lasciando per ultimo la psicologia.
Invece il fattore psicologico importanza cruciale, è lo sparti acque tra un trader vincente ed un perdente, più della pianificazione e della strategia, e pur essendo da sempre un argomento molto trattato dagli esperti, rimane sempre il punto debole per tutti.
Stress, ansia e frustrazione sono sintomi che ogni giorno un operatore prova sulla sua pelle. Per poter gestire al meglio questi sintomi il trader deve lavorare su se stesso e chi riesce a farlo al meglio, riuscirà anche ad interpretare il mercato nel migliore dei modi, ottenendo col tempo dei profitti costanti.
5 regole di base
Come in qualsiasi attività bisogna seguire delle regole per vincere , e le regole in questo gioco sono quelle del money management. Grazie a queste regole i trader riescono a garantire la sicurezza dei loro capitali contro eventuali perdite e possono essere raggruppati in 5 punti principali:
1 Massima perdita 2%
La regola più importante del money management riguarda l’importo da investire per singolo trade.
Cioè ogni singolo investimento non deve superare una potenziale perdita del 2% del saldo del conto. In questo modo anche se un trader subisce delle perdite consecutive, il suo capitale non viene compromesso.
A tutti i trader capitano dei periodi negativi , i risultati sono ciclici, a periodi positivi si susseguono periodi negativi, quindi per un trader poco esperto che al primo periodo negativo non ha seguito la regola del 2% il capitale si riduce sensibilmente ed il trader lavorerà in condizione “svantaggiosa” in quanto sentirà il peso di dover recuperare le perdite e dovrà farlo con un capitale ridotto. È una reazione a catena che porta il trader solitamente a perdere tutto il capitale.
Esempio: importo disponibile sul conto €1.000 , lo stop loss dovrà essere calcolato con una perdita massima di 20 euro.
Se il capitale inizia a diminuire, non dovremo mantenere sempre le 20 euro , ma sarà regolato proporzionalmente sempre al 2% . stessa cosa se avendo delle vincite il nostro capitale sarà aumentato.
Nel mio trading personale io adatto la percentuale di perdita sostenibile in base al risk-reward del mio trade, in questa maniera:
- 1.5% su Risk-reward 1:1 (la potenziale vincita è uguale alla potenziale perdita)
- 2% su Risk-reward 1:1.5 (la potenziale vincita è una volta e mezza la potenziale perdita)
- 2.5% su Risk-reward 1:2 (la potenziale vincita è il doppio della potenziale perdita)
- 3% su Risk-reward 1:2.5 (la potenziale vincita è più del doppio della potenziale perdita)
2 Massima esposizione 8%
La seconda regola del money management dice che se si aprono più posizioni contemporaneamente, la somma delle potenziali perdite di tutti i trade non dovono essere oltre l’8% del capitale.
Esempio: se il saldo del trader è di €1.000, la somma delle potenziali perdite di tutti trades attivi non devono essere superiori a 80 euro.
Questa regola vale solo se i diversi trade sono di natura diversificata e cioè fanno riferimento a mercati diversi. Infatti se per esempio facciamo tre investimenti contemporanei sull’area euro, questi trades seguiranno la stessa sorte ed equivale a rischiare per un unico trade , pertanto questa regola non vale ed i 3 trade sommati dovrebbero invece avere un massimo del 3% del totale.
Soldi reali solo con strategie Testate
La terza regola del money management riguarda testare una strategia per ottenere risultati positivi prima di investire soldi reali. Per poter testare una strategia bisognerebbe effettuare dei test su dati storici attraverso l’uso di software che permettono di fare delle simulazioni attraverso backtest automatici (vedi l’articolo “testing”) , ma spesso fare ciò è davvero difficile se non si possiedono approfondite competenze, pertanto quello che si può fare e testarla in live su dei conti demo, per un periodo di diversi mesi. Attenzione! Lavorare in demo potrebbe dare risultati diversi dal real in quanto la componente psicologica legata all’eventuale perdita di soldi reali condiziona molto l’operatività e di conseguenza anche le performance.
Seguire un trading-plan
Il piano operativo , tecnicamente chiamato “trading-plan”, permette di avere il controllo del proprio trading. Attraverso di esso si possono regolare i limiti in cui si vuole rimanere e soprattutto evitare di andare in “overtrading”. Il piano operativo deve indicare i seguenti punti:
- ore giornaliere di trading con orario di inizio e orario di fine
- il numero massimo di posizioni da aprire
- il numero massimo di perdita che si può subire
- obbiettivo di vincita al quale fermarsi una volta raggiunto
- gli asset e strategie esatte che si voglio utilizzare
Il piano di trading si crea per essere seguito ogni giorno e non dev'essere mai cambiato in corso d'opera anche se non si stanno producendo risultati positivi.
È indispensabile inoltre andare a segnare tutte le operazioni in un registro in excel, che puoi scaricare dalla lezione “organizzare il proprio trading”.
Controllo psicologico
Ultima regola, ma non per importanza, dice che il trader dovrebbe controllare le proprie emozioni ed in particolare:
- Avere “freddezza” e mantenere un distacco emotivo dai propri risultati, sia positivi che negativi
- mai prendere decisioni dopo aver conseguito/subito importanti perdite o vincite
- non prendere decisioni affrettate, e studiare i risultati su base mensile prima di prendere decisioni importanti.
- essere sempre sereno ed efficiente in caso contrario evitare di fare trading
- fermarsi e prendersi una pausa se si è raggiunto una situazione di nervosismo
- non cercare di recuperare le perdite, ignorando il proprio piano operativo
- non lavorare con martingala, cioè evitare di aprire posizioni con importo raddoppiato rispetto al trade precedente allo scopo di recuperare la perdita
- non aprire i trade di fretta perché si sta vedendo muovere il prezzo velocemente
I cinque errori da evitare
È di fondamentale importanza che tu conosca gli errori più diffusi, principalmente di carattere emotivo, e saperli evitare per partire con il piede giusto.
1. Non avere una strategia o Non rispettare la strategia
Non avere una strategia è il classico errore del principiante che si avvicina al trading con una certa superficialità. Il trader neofita dopo aver visionato qualche video oppure letto qualche notizia decide di operare in live, senza passare per la fase di “testing”. Questo approccio è il peggiore per chi si avvicina al settore, in quanto sottostima completamente il lavoro da svolgere.
Un altro errore meno grave ma altresì fatale che si commette di frequente è non rispettare la strategia pianificata in fase di pre-trading. Questo errore principalmente è di carattere emotivo e accadde quando il trader è in perdita e cerca di recuperare modificando la propria strategia durante la sessione di trading.
2. Mediare
Quando un trade sta andando nella direzione sbagliata , alcuni trader tendono a “Mediare” cioè aprire altri trade successivi per ridurre il prezzo di carico dell’esposizione, ma questo tipo di comportamento non è (quasi) mai una strategia, è l’errore peggiore che può fare un trader, in quanto si “aggrappa” alla falsa speranza che il trade ritorni nella direzione sperata. Avere ben chiaro i punti di entrata e una ferrea disciplina sono presupposti fondamentali per un trader.
3. Martingala
È uno dei metodi peggiori per azzerare il conto in poco tempo. La martingala consiste nel raddoppiare in maniera consecutiva il volume della posizione ogni volta che questa va in perdita fino al recupero della perdita totale. Questo significa che qualora capitasse che diversi trade si perdono consecutivamente, la somma impegnata si sarà incrementata esponenzialmente mettendo a rischio tutto il nostro capitale. Anche se per molti può sembrare molto improbabile, perdere 4, 5, o 6 trade in maniera consecutiva può succedere, e quando succederà possiamo dire addio a tutti i nostri soldi.
4. Overtrading
E’ una delle maggiori cause delle perdite di un trader. Il motivo principale è la smania di operare a tutti costi, forzando l’operatività, portando il trader in overtrading cioè continuare ad operare oltre i normali orari di lavoro. Un consiglio utile è selezionare le operazioni migliori, seguire un operazioni per volta ,soprattutto se operate sul breve termine e rispettate il numero di operazioni massime o gli orari di lavoro che vi siete programmati nel pre-trading del vostro piano di trading (vedi lezione “organizzare il proprio trading”)
5. Affezionarsi ad un asset
Spesso dopo uno o due operazioni perdenti sullo stesso asset il trader principiante tende a ritornare un sullo stesso asset, perché ci si convince che prima o poi debba ritornare indietro, o seguire la nostra previsione. Il prezzo potrebbe continuare per lungo tempo ad andare nella direzione opposta alla nostra previsione, quindi conviene aprirsi ad altre opportunità che stanno passando su altri asset.
24-10-2020 14:23
Buongirno Giuseppe!Mi pongo una domanda riguardo la MEDIAZIONE,nn sò se ho capito bene il senso dell'operazione ti spiego:io faccio un'operazione in acquisto,anzichè andare in long va in sell.mi chiedo se in questo caso dovrei andare in mediazione sell non rischierei di ritrovarmi con due operazioni in negativo?
06-09-2020 16:24
Il Trading Plan sarebbe quello della Equity?