Volatilità e orari di trading
Descrizione
Così come definito da wikipedia , la volatilità è una misura della variazione percentuale del prezzo di uno strumento finanziario nel corso del tempo. La usa utilità è quella di misurare l’ampiezza delle oscillazioni o fluttuazioni di un prezzo o di un rendimento
Nella finanza la volatilità viene usata per due diverse misurazioni:
- Oscillazioni dei Rendimenti
- Oscillazioni dei Prezzi
Volatilità dei rendimenti
I rendimenti di una strategia speculativa, di un Etf, di una azione, di una obligazione ecc. variano periodicamente, e graficamente formano spesso un movimento ondulatorio che possono creare ampi zigzag quando sono molto volatili, oppure piccoli zigzag quando sono poco volatili.
Quindi strumenti come obbligazioni sono poco volatili perché i rendimenti sono molto costanti e subiscono variazioni periodiche molto leggere, mentre strumenti come azioni o coppie valutarie generalmente sono molto volatili perché hanno dei rendimenti volto variabili.
Se per esempio il rendimento di una strategia speculativa in alcuni mesi crea profitti del 15% o 20%, che vengono alternati in altri mesi da perdite del 10% o del 20%, in questo caso , queste elevate escursioni rendono molto volatile il rendimento. Se al contrario il rendimento si aggira costantemente tra il 3% e il 7% in questo caso è poco volatile.
Quindi una maggiore volatilità equivale ad una maggiore possibilità di profitto con un maggiore rischio.
Una bassa volatilità equivale ad una bassa percentuale di profitto con un minore rischio
Drawdown
parlando di volatilità dei rendimenti è bene conoscere il significato di drawdown che rappresenta la perdita massima maturata, nel periodo di analisi, rispetto al valore di picco registrato.
In pratica, quando si analizza un rendimento viene ricercata la “discesa” più lunga del grafico, partendo da uno massimo relativo, e viene misurata in termini percentuali.
Essa corrisponde alla perdita massima che avresti subito, se fossi entrato nel punto peggiore.
In conclusione, la ricerca di un asset con il migliore rendimento, è quello che ha la migliore proporzione tra un’alta volatilità ed un basso drawdown, che graficamente si traduce in ampie onde in salita e piccole onde in discesa.
Volatilità dei prezzi
Un mercato si dice volatile quando ci sono forti escursioni di prezzo. In pratica quando è presente una intensa quantità di scambi che determina movimenti di prezzo ampi e veloci in breve tempo, con una elevata distanza tra i prezzi massimi ed i prezzi minimi formate da lunghe candele.
Una elevata volatilità può comportare maggiore rischio , ma se saputa utilizzare essa consente di ottenere migliori performance, in quanto grazie a movimenti forti e decisi permettono alti guadagni in periodi molti brevi.
Anche se essa permette alti profitti in trade dalla breve durata, può però rappresentare un pericolo per trade di media/lunga durata , perché “asset molto volatili” non consentono molta prevedibilità in periodi lunghi.
Per chi sa come muoversi può trarne vantaggio – per chi si improvvisa può essere molto pericolosa deserto
Misurare la volatilità
Riconoscere una buona volatilità è importante, perché permette di scegliere il momento favorevole del mercato.Essa può essere tecnicamente misurata con un calcolo che rileva la velocità del prezzo, attraverso degli indicatori.
Il principale indicatore per la sua misurazione è la deviazione standard, ottenuta esaminando la radice quadrata della differenza tra il prezzo dell'asset e il suo valore medio. Maggiore è la deviazione standard, più è volatile l’asset.
Il secondo metodo per misurarla è l’utilizzo dell’indicatore ATR (Average True Range) che è molto piu’ preciso e affidabile. Esso permette di calcolare i volumi scambiati, misurando la media delle lunghezze delle candele in un periodo temporale, ma non indica nessuna direzione del prezzo.
Infine possono essere usate le bande di bollinger , quando le bande si stringono compremendosi tra esse significa che il mercato è poco volatile, al contrario quando si allargano allontanandosi l’una dall’altra significa che la volatilità si è incrementata.
Con un po’ di esperienza, essa può essere misurata ad occhio basandosi sulla semplice lettura delle candele di un grafico: quando la maggior parte delle candele sono lunghe e creano movimento definito e fluido significa che questo è un momento di volatilità ottimale.
Guadagnare con la volatilità
La migliore opportunità di guadagno data dalla volatilità è basata sulla tecnica del brekout, cioè quando il prezzo grazie alla forza della volatilità riesce a rompere quei livelli chiave di supporto/resistenza , creando in breve tempo un forte movimento definito, permettendo performance di guadagno molto alte.
- Migliori orari di trading
- Orari molto volatili – orari poco volatili
- Giorni molto volatili – giorni poco volatili
- Mesi molto volatili – mesi poco volatili
I migliori momenti di volatilità durante la giornata si avvertono tra le 15:00gmt e le 16:30gmt , quando la borsa americana e quelle europee sono attive contemporaneamente, oppure anche la mattina all'apertura del mercato europeo. I “momenti di alta volatilità” di maggiore rilievo durante la giornata si hanno all’uscita di news importanti, che in base al risultato delle relative previsioni possono provocare notevoli oscillazioni imprevedibili creando una volatilità rischiosa, oppure se le notizie finanziare creano un sentimento di mercato univoco, creano un’alta volatilità regolare, permettendo un ottimo momento di investimento.